giovedì 24 aprile 2014

Dizionari sul web. Link suggeriti.


"Le parole sono importanti".

Per leggere e scrivere  risulta utilissimo avere accanto un buon dizionario di italiano. 

In libreria ce ne sono molti: lo Zingarelli 2014 della Zanichelli; il Devoto-Oli della Mondadori; il Garzanti. Quasi tutti hanno anche un'edizione ridotta per giovanissimi studenti. 
Tra i dizionari fuori catalogo, reperibili nelle librerie d'occasione o in biblioteca, c'è l'ottimo dizionario di Tullio De Mauro della Paravia, sia nella versione completa che in quella di base, adatta alle scuole elementari e medie.
Anche sul web si possono trovare diversi siti con dizionari utili, ma prima vorrei ricordarvi l'importanza delle parole e dell'italiano attraverso due citazioni:
 Sciascia in Una storia semplice, faceva dire al professore Franzò, poi interpretato magnificamente da Volonté nel film di Emidio Greco : "l'italiano non è l'italiano, è il ragionare".

https://www.youtube.com/watch?v=_pqTu9Np_gE


Mentre il personaggio interpretato da Nanni Moretti in Palombella Rossa gridava: "le parole sono importanti" contro il pressappochismo linguistico della giornalista che lo stava intervistando.

https://www.youtube.com/watch?v=qtP3FWRo6Ow

Ecco i link per cercare le parole giuste: il dizionario della lingua italiana Sabatini Coletti, 
dal sito del Corriere.it:

http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/

Il dizionario di Aldo Gabrielli, Hoepli


http://www.grandidizionari.it/dizionario_italiano.aspx

Dal sito della Treccani.it (che ha anche parte enciclopedica, dizionario sinonimi e dizionario biografico degli italiani)


http://www.treccani.it/vocabolario/


Poi un sito sul quale oltre al vocabolario italiano  si trovano anche dizionari di lingue straniere

http://www.wordreference.com/it/

Disponibile on line anche il vecchio dizionario etimologico di Ottorino Pianigiani


http://www.etimo.it/





Il gioco dello Scarabeo, foto tratta dal sito www.regoledelgioco.it










martedì 22 aprile 2014

Cinema. Solo in sala.

Reggeranno le sale cinematografiche alle mutazioni tecniche e antropologiche dei nuovi modi di fruire delle immagini filmiche?
Ci sono segnali contraddittori. 
A volte le rassegne di film di qualità o le maggiori agilità distributive del digitale (opere liriche al cinema, film restaurati, etc) sembrano attrarre pubblico, altre volte lo spazio per un cinema d'autore o alternativo sembra ridursi. I film d'autore sembrano vittime dell'industria e della pigrizia del pubblico.
Ci si può anche trovare da soli in una grande sala vuota.
Ecco il diario da spettatore che scrissi  qualche tempo fa per Schermaglie.it

http://www.schermaglie.it/italiana/2204/al-cinema-da-solo-con-nicchiarelli-e-assayas-diario-da-una-sala-di-provincia


lunedì 21 aprile 2014

 Il sabato del villaggio di Leopardi

Vorrei postare dei versi celeberrimi che aprono una raccolta di poesie che mio padre iniziò, per me bambino, in un quaderno nero e rosso rilegato e made in China (quando i negozi cinesi erano delle esotiche rarità nelle nostre strade).
Sul  frontespizio  la data è scritta in numeri romani: MDCCCCLXXIX.
Un quaderno su cui, negli anni, ho condiviso le poesie dei miei genitori e poi via via annotato le mie personali scoperte.


IL SABATO DEL VILLAGGIO

La donzelletta vien dalla campagna,
in sul calar del sole,
col suo fascio dell'erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e di viole,
onde, siccome suole,
ornare ella si appresta
dimani, al dì di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine
su la scala a filar la vecchierella,
incontro là dove si perde il giorno;
e novellando vien del suo buon tempo,
quando ai dì della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella
solea danzar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni dell'età più bella.
Già tutta l'aria imbruna,
torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
giù da' colli e da' tetti,
al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
su la piazzuola in frotta,
e qua e là saltando,
fanno un lieto romore:
e intanto riede alla sua parca mensa,
fischiando, il zappatore,
e seco pensa al dì del suo riposo.

Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
e tutto l'altro tace,
odi il martel picchiare, odi la sega
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi il chiarir dell'alba.

Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno.

Garzoncello scherzoso,
cotesta età fiorita
è come un giorno d'allegrezza pieno,
Giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
ch'anco tardi a venir non ti sia grave. 

Giacomo Leopardi, Canti, Firenze, editore Piatti, 1831. Questo testo venne concluso il 29 settembre 1829.

I Canti di Leopardi sono reperibili in molte edizioni economiche.
In libreria li trovate ad esempio:
nell'edizione  Einaudi del 2005 a cura di N. Gallo e C. Garboli, in quella della Mondadori del 2004, con note di Ungaretti, nella Bur (1999) o insieme a prose e Zibaldone nella Newton Compton (2010), a cura di L.Felici e E. Trevi.

Sul web Canti gratis in vari siti, ne segnalo alcuni:

http://it.wikisource.org/wiki/Canti_(Leopardi_-_Donati)

http://www.classicitaliani.it/index016.htm
http://www.letteraturaitaliana.net/pdf
/Volume_8/t346.pdf

http://www.leopardi.it/canti.php



manoscritto di Leopardi

giovedì 17 aprile 2014


Cinema: Carlo Mazzacurati. La sedia della felicità.
In attesa di vedere la commedia postuma di Mazzacurati, La sedia della felicità, chi vuole può leggere questa "conversazione ritrovata" con il regista. Si parla del suo cinema, di Albanese e Bentivoglio, della laguna, dell'Italia politica e cinematografica, dei suoi documentari su Rigoni Stern, Meneghello e Zanzotto...

http://www.schermaglie.it/italiana/2397/intervista-esclusiva-a-carlo-mazzacurati