lunedì 21 marzo 2016

Giornata mondiale della poesia. Mariangela Gualtieri, Bestia di gioia

Oggi è la giornata mondiale della poesia.
Il miglior modo di festeggiarla è quello di comprare e leggere un libro di poesie.
Tra i tanti bei libri nei trascurati scaffali del settore poesia oggi suggerirei questi versi della poetessa e attrice Mariangela Gualtieri.


BESTIA DI GIOIA

da Naturale sconosciuto

Certi alberi vicini alle case
 sostano in una pace inclinata
 come indicando come chiamando 
noi, gli inquieti, i distratti 
abitatori del mondo. 
Certi alberi stanno pazientemente. Vicini
alle camere nostre 
dove gridiamo 
a volte di uno stare insieme
che ha dentro la tempesta
noi che devastiamo 
facce care 
per una legge di pianto. 


Mariangela Gualtieri, Bestia di gioia, Einaudi, 2010

Cliccando sul titolo evidenziato, ascoltiamo la voce dell'autrice attrice, in questa ripresa dal vivo, recitare la sua Sii dolce con me, sempre tratta dalla raccolta Bestia di gioia.



mercoledì 24 febbraio 2016

Fuocoammare. Un film necessario




Tra gli italiani in sala da non perdere il film di Gianfranco Rosi, Fuocoammare, vincitore dell'Orso d'oro al Festival di Berlino.
Direi che è un film necessario. 
Senza commenti in over voice né didascaliche spiegazioni, mostra il tempo  che scorre tra i pini e gli scogli di Lampedusa, la vita quotidiana di un ragazzino, di cui il regista sfrutta benissimo la spontaneità, quella dei pescatori attraverso le canzoni a loro dedicate alla radio locale, i poveri interni dei lampedusani e intanto le voci disperate dai barconi registrate dalla radiomobile della guardia costiera. 
Un medico del locale pronto soccorso  racconta del dovere di aiutare quella gente, del  dolore nel vedere i bimbi morti, dolore cui non ci si abitua. 
Anche quando Rosi segue i soccorsi in mare, lo fa stando lì senza tante parole. Con immagini dure, partecipi, asciutte.
È la nostra tragedia attuale, come per la generazione dei miei genitori la guerra. La viviamo un po' da lontano, almeno per ora, poi ci rimbalza in casa con le schegge dei terrorismi, con i problemi dell'integrazione, con i razzismi e un odore di anni trenta europei che sale e spaventa.



venerdì 1 gennaio 2016

Fiori del mare di Gianni D'Elia. L'ispirazione


Per aprire il nuovo anno vorrei consigliare un bel libro della collezione bianca di poesia Einaudi, l'autore è Gianni D'Elia (classe 1953) un poeta pesarese, noto ma forse non ancora abbastanza riconosciuto dal grande pubblico (se mai c'è stato un grande pubblico per la poesia nel nostro paese).
Il libro parafrasa il titolo di Baudelaire, autore che D'Elia ama e traduce, così come finemente conosce i grandi poeti della tradizione: da Dante a Leopardi fino a Pasolini. 
Autori che ha affrontato in bei saggi e in lucide, emozionate, dense e "nutrienti" lezioni di approccio alla poesia presso università o librerie.
Nei suoi Fiori del mare scava nei paesaggi della costa adriatica e in quelli dell'Italia. I suoi sguardi non hanno nulla di localistico e, come Fellini, parte dalla provincia per raccontare il mondo e la vita, trovando nei versi le parole in cui ci sentiamo compresi. In essi ci rispecchiamo e arricchiamo i nostri pensieri.
Vorrei citare una poesia che mi sembra renda bene l'idea del suo paziente lavoro di ricerca, di lettura dei testi e dei contesti, di flâneur adriatico attento alla sostanza del mondo.

L'ispirazione

Non è forse la spiaggia l'oasi e il deserto,
il volto butterato di una vecchia, al concerto,
la gota liscia e fresca della riva,
la spuma e la sabbia della sua saliva?...

Sulla spiaggia, tutta piatta, sabbiosa,
così graziose, per forme e colori,
piccole barche, verdi, rosse, rosa,
da far pensare a dei semplici fiori...

Sguardo sul mare, sguardo sul latente,
se non ancora una filosofia,
è un primo germe, indubitabilmente,
allo stato nascente, sulla sua scia...

Noi, che viviamo una vita espressiva,
nell'esperienza delle cose prime,
dentro alla dittatura comunicativa,
che nella rete illude quanto opprime...

Non metto nei miei quadri tanta ricca pittura,
né più alti argomenti ricerco nei miei versi,
ma di questo luogo seguendo i più diversi
fatti buoni o cattivi, io scrivo all'avventura,

nient'altro che diari, o forse commentari,
AMICIS ET NE PAUCIS SEMPER GRATUS...


Dalla sezione Sala degli esercizi dal vero, in Gianni D'Elia, Fiori del mare, Einaudi, 2015, 15 euro