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sabato 21 marzo 2015

Trieste. In gita scolastica? Pima tappa: Umberto Saba.




                           
                     
Chi abbia avuto la ventura di vivere l'esperienza di una gita scolastica sa che spesso per gli studenti il luogo di approdo è secondario rispetto al gusto del vivere una esperienza di allontanamento dai genitori e di condivisione di tempi e spazi con i compagni di classe.
Più importanti gli abbinamenti nelle camere dell'albergo degli affreschi della Sistina.
Ci sono acute e divertenti pagine, a proposito di una visita di istruzione in Sardegna, nel romanzo di esordio di Paolo Teobaldi, La scala di Giocca.
Se i ragazzi non vengono aiutati a preparare un percorso di avvicinamento ai luoghi attraverso mappe, testi, ricerche, foto e guide, il rischio è quello fantozziano del gruppo vacanze Piemonte o quello dell'effetto gregge un po' scomposto difficilmente gestibile dai pastori-insegnanti sulle vie delle città o nei corridoi dei musei.
Quindi nel caso si vada in una città come Trieste si potrebbe cominciare da uno sguardo poetico come quello che ci dona Umberto Saba nel suo Canzoniere.
Attualmente disponibile nella versione tascabile Einaudi, in Tutte le poesie nei Meridiani Mondadori o in versione ebook.



                                                                      
                                                          Manoscritto di Umberto Saba


Magari iniziando proprio a studiare a memoria la poesia Trieste, datata 1910 ma ancora piena di vita. Un bel modo, quello di salire sull'erta con il poeta, per avere uno sguardo su tutta la città e sulla sua "scontrosa grazia".
Per approfondire un po' il discorso su Saba e Trieste si può consultare una interessante pagina di internet culturale, un sito dei cataloghi e delle collezioni delle biblioteche italiane. 





Ecco il link della pagina dedicata a Trieste e Saba 
Poi magari si potrebbe vedere il poeta  ormai anziano che parla alla neonata televisione italiana nel 1956, leggendo alcune sue poesie dedicate al calcio. Era tifoso della Triestina, che all'epoca militava in serie A.  Ecco il programma Rai



La sua lettura, come spesso accade ai poeti, rende un po' stentoreo il ritmo dei versi, che io preferisco letti da altri, ma questa è una mia personale e discutibile opinione.

giovedì 15 maggio 2014

Il gusto dei contemporanei



"Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira". 
J.D. Salinger, Il giovane Holden





Da alunno di medie e di liceo non ho mai avuto la fortuna di incontrare con la scuola gli scrittori che leggevo o che studiavo. 
Solo nelle aule universitarie ebbi l'occasione di poter porre domande ad alcuni scrittori come Ottiero Ottieri, Giuseppe Bonaviri e Vincenzo Consolo o a registi come Ettore Scola. 
Ma vivendo a Roma non era difficile intrufolarsi in librerie o in istituzioni culturali dove si potevano ascoltare personaggi quali: Attilio Bertolucci, Luis Sepulveda, Wim Wenders, Edgar Morin, Ernesto Balducci, Daniel Pennac.
A Pesaro invece da insegnante e appassionato di letteratura per bambini e ragazzi ho potuto usufruire del progetto di Adotta l'autore (vedi il sito http://www.adottalautore.it) che da diversi anni permette alle classi partecipanti di incontrare gli autori dei libri  dopo averne letto una o più opere. Ho quindi apprezzato e spesso fatto apprezzare ai ragazzi autori come Antonio Ferrara, Fabrizio Silei, Guido Sgardoli, Gek Tessaro. 
 A proposito dell'importanza di dare corpo e vita alle letture dei ragazzi, mi sembra quindi importante segnalarvi il bell'articolo in cui Paolo Teobaldi ricostruisce l'esperienza de Il gusto dei contemporanei
Un'altra bellissima iniziativa che dal 1980 al 2003 nella città di Rossini un valente gruppo di insegnanti di scuole superiori organizzò per  stimolare la conoscenza degli scrittori "vivi", attraverso lo studio dei loro libri e un incontro finale tra tutte le classi coinvolte e l'autore. Di quelle interviste collettive vennero anche pubblicati dei volumi che raccoglievano anche scritti inediti e testimonianze critiche. 
Scrittori del calibro di: Leonardo Sciascia, Paolo Volponi, Umberto Eco, Italo Calvino,  Mario Rigoni Stern, Daniele Del Giudice, Mario Luzi, Alberto Moravia,  Primo Levi. 
Volumi purtroppo esauriti, ma reperibili in parte nelle biblioteche cittadine o citati in altrui opere o siti (con o senza il permesso dei curatori, come è usuale fare nella giungla editoriale italiana).
Tra l'altro nel suo articolo sulla rivista www.doppiozero.com, lo scrittore e insegnante Paolo Teobaldi, tra gli ideatori di quegli incontri, recensisce anche il documentario L'interrogatorio, quel giorno con Primo Levi, che riprende la memoria dell'incontro tra gli studenti pesaresi e Primo Levi avvenuto il 5 maggio 1986.
Ecco il link con l'articolo di Teobaldi: http://www.doppiozero.com/materiali/fuori-busta/primo-levi-il-5-maggio-1986
e con il trailer del documentario:https://www.youtube.com/watch?v=d7ZH9hgy2Yg

(L'illustrazione in alto è il manifesto che Massimo Dolcini fece per Il gusto dei contemporanei in occasione dell'incontro con Italo Calvino).